Costa viola

«Ogni cosa si tinge con le diverse tonalità del colore viola, dando vita ogni sera, con i suoi spettacolari riflessi, ad una visione sempre nuova.»

(Platone, IV secolo a.C.)

La Costa Viola, così denominata per il dominante colore viola che la contraddistingue, è prettamente selvaggia con arbusti di pino qualche abete, rovi e vigneti, di cui ancora è possibile intravedere le cosidette "armacie" ossia, dei terrazzamenti di pietra, che anticamente erano percorsi dagli agricoltori che coltivavano le vigne a ridosso sul mare. Queste "armacie" venivano raggiunte prettamente via mare che era l'unico accesso a questi terrazzamenti. Sotto-costa si incontrano anche delle grotte alle quali si può accedere con piccole imbarcazioni. Anche i fondali sono suggestivi con molte grotte sottomarine e coralli. La costa abbraccia diversi paesi affacciati sulle acque del Tirreno, tra le tante calette suggerisco il sentiero escursionistico di Rovaglioso. Le immagini suggestive si riferiscono alla Costa della Marinella di Palmi verso Calajanculla (Bagnara calabra) dove di fronte si intravede la Sicilia, lo Stretto di Messina e le Isole Eolie. Visibilissimo lo Stromboli per la sua forma piramidale Altro punto leggendario suggestivo è il Pizzo i "l'arcuriaci" dove una leggenda narra che Aiace perse proprio in questo punto il suo arco. Percorrendo la costa via mare si possono ammirare altre suggestive calette, la chiesetta dedicata a Sant'Elia Profeta, ed insenature dove ancora come dice un antica leggenda nel silenzio è possibile ascoltare il canto delle sirene. In alcuni periodi dell'anno si possono incrociare le famose "spadare", delle imbarcazioni particolari per la pesca del pesce spada.

Teatro all'aperto

Il Teatro all'aperto di Palmi è stato inaugurato nell'anno 2000. Sorge sul promontorio in Località Motta, in un posto veramente suggestivo di Palmi, un belvedere che spazia dallo stretto di Messina alle Isole Eolie. Si svolgono diverse rassegne e manifestazioni soprattutto nell'estate Palmese. Tra gli eventi segnaliamo: Il Magna Grecia Teatro festival; spettacoli teatrali, balletti classici e moderni, prose ed eventi di vario genere.

La Marinella

La bellissima spiaggia della Marinella è molto vicina alla cittadina di Palmi a pochissimi chilometri. Sulla meravigliosa e selvaggia Costa Viola, ricca di sentieri e calette davvero uniche e ancora sconosciute, quali il sentiero di Rovaglioso abbastanza vicino alla spiaggia della Marinella. Anticamente era un piccolo borgo di pescatori, oggi ancora qualche pescatore si vede a raccogliere le reti e/o preparare le nasse. La spiaggia è ghiaiosa con ciottoli di pietra bianca che rendono davvero unico e suggestivo questo tratto di mare della costa viola. Il mare è limpidissimo, di un colore turchese che si contano persino i sassi in profondità, sui piccoli scogli troviamo diversi granchi di mare. E' molto adatta allo snorkeling e alla pratica del diving. Assolutamente da visitare.

Sentiero di Rovaglioso

"La più bella sei tu" - Premiata nel 2013 da Legambiente tra le 17 spiagge più belle d'Italia.

Il Sentiero "Rovaglioso" prende il nome della località omonima che si trova sulla splendida Costa Viola Calabrese. A soli 3 Km da Palmi in località Porto Oreste. Grazie alla collaborazione ed all'impegno di alcuni volontari Palmesi, il progetto è stato finalmente portato a termine circa un anno fa'. Una passeggiata mozzafiato sulla scogliera, con un panorama, altrettanto mozzafiato, che spazia dalla restante Costa, fino al promontorio di Capo Vaticano e alle Isole Eolie, visibilissima l'isola di Stromboli. Se siete fortunati potete assistere al passaggio di qualche branco di delfini, ed ammirare "la spadara" classica imbarcazione per la pesca del pesce spada che transita spesso in questo tratto di mare. Abbastanza vicina la Spiaggetta della Marinella, antico Borgo marinaro Palmese. Assolutamente da vedere.

Grotte di Trachina

Le Grotte di Trachina, conosciute anche come le Grotte della Pietrosa, sono un complesso di grotte usate dai monaci in era bizantina per sfuggire alle persecuzioni. Secoli dopo vennero anche usate dagli abitanti del luogo per proteggersi dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Le grotte non sono distanti dalla città, anzi, si trovano a pochi passi dalla stazione, però sono ben nascoste da una ricca vegetazione che copre il costone su cui si trovano. Dalla cima del costone si può vedere un’ampia parte di costa tirrenica, dallo Stretto di Messina a Capo Vaticano. Tra le varie grotte, la più grande e interessante è quella usata come basilica, in cui avevano ricavato tre navate e una struttura a croce greca. L’interno delle grotte è abbastanza spazioso, per niente angusto, quindi anche chi soffre per gli spazi chiusi potrebbe affacciarsi al complesso senza risentirne. A me questo luogo è piaciuto molto, sia dal punto di vista naturale sia per la storia delle persone che le hanno abitate, persone in cerca di pace e sicurezza.

Grotte di Pignarelle

Nella zona a sud della cittadina Calabra in località Macello-Pignarelle esiste un grandioso insediamento rupestre, di età bizantina - Le Grotte di Pignarelle, anticamente venivano utilizzate dai Palmesi come nascondiglio agli attacchi dei conflitti mondiali. Il sito è composto da una serie di grotte, scavate nell'arenaria, sono visibili ancora i solchi degli scalpelli della mano umana. Sono raggiungibili attraverso dei sentieri - La grotta è gigantesca e ad un certo punto l'incontro del corridoio centrale si snoda con altri corridoi laterali formando una vera e propria croce Bizantina, da studi fatti sul posto si è individuato che tale grotta anticamente era stata una Basilica Greco Bizantina, infatti si intravedono dei romitori dei monaci in quasi tutte le pareti sono evidenti delle nicchie che anticamente potevano contenere Icone o qualche lume. Altro sito e la Grotta di Trachina, più distante dalla cittadina. Grotta di tipo Carsico più esposta all'erosione marina si trova a 95metri sul livello del mare, è composta da due livelli dove sono state rinvenute delle ossa animali roditori ed ovino-caprine. In altri livelli sono state rinvenute dei pezzi di ceramica di manifattura seminarese e questo fa pensare agli studiosi che tale insediamento sia stato frequentato in epoche antiche da persone umane. Altri scavi e scoperte hanno fatto rinvenire ossa di maiale, qualche carcassa di tartaruga e questi fanno pensare che tali animali fossero utilizzate nell'antichità a qualche rito di culto per la Dea Demetra o per il culto della terra. Entrambi i complessi rupestri di pignarelle e di Trachina sono curate dall'associazione di volontari "Movimento San Fantino", che ogni anno in estate con il Patrocinio del comune di Palmi e con la sovraintendenza dei Beni archeologici organizzano delle visite gratuite guidate alla scoperta della Palmi sotterranea e non.

Festa di San Rocco e Processione degli spinati

«Dire di san Rocco a Palmi è come parlare dell'aria, della luce, dell'acqua. Egli è il santo di tutti, è il compatrono della città, è l'avvocato nei bisogni; non c'è famiglia in cui la sua immagine non sia venerata, in patria e fuori; il suo nome riscuote devozione, rispetto e timore.»

(Domenico Ferraro)

Il 16 Agosto di ogni anno ricorre la Festa di San Rocco antichissima di ben 600 anni, compatrono della città di Palmi, San Rocco il Santo taumaturgo nato a Montpellier in Francia è veneratissimo in diversi paesi della calabria. Palmi ne vanta le origini e le tradizioni folkloristiche, una miriade di Fedeli della città e non solo, rende omaggio al Santo, portando in dono ex-voto per grazia ricevuta, o chi ha avuto la grazia o la richiede veste di una cappa di Spine di rovi o percorre la processione scalzo. A trasportare la pesantissima statua sono i "Mbuttaturi" ossia i portatori che a suon di musica e con passi eleganti trasportano il santo per l'intere vie cittadine, solitamente i portatori sono persone che tramandano questo servizio da padre in figlio. Al termine della serata lo spettacolo pirotecnico che allieta la serata in attesa della festa del Prossimo anno.

La Varia - Patrimonio dell'UNESCO

La Festa della Varia è una manifestazione religiosa che trova le sue origini sul finire del 1500 quando con lo scopo di avvicinarsi a Dio venivano costruite in molti paesi dell’Italia meridionale grandi macchine trasportate a spalla. La Varia di Palmi è un un carro sacro costruito su una base di legno di quercia, chiamato “Ccippu” e sulla quale base viene montata una struttura in ferro con ingranaggi girevoli che rappresentano il roteare degli astri, per un’altezza complessiva di metri sedici e del peso di duecento quintali. La gigantesca macchina viene trainata a spalla da 200 giovani detti “mbuttaturi” scelti tra gli appartenenti alle cinque tradizionali corporazioni che si riferiscono ai vecchi mestieri della città, per cui ci sono i contadini, i carrettieri, i bovari , gli artigiani ed i marinai; ciascuna corporazione viene schierata sotto una delle cinque travi collocate nel “Ccippu”; oltre ai 200 ‘mbuttaturi esistono due grosse corde lunghe 150 metri che servono per il traino della struttura, alle corde si posiziona liberamente la cittadinanza. Sul “Ccippu” trovano posto i 12 apostoli; Sui lati della nuvola a varie altezze troviamo gli angioletti che sono bambine di età compresa tra i sette e gli 11 anni; In alto alla Varia un giovane forte e coraggioso rappresenta il Padreterno; In cima alla Varia una bambina detta “Animella” (di età compresa tra i 10 ed i 12 anni) rappresenta la Vergine Assunta in Cielo. Tra le macchine a spalla italiane la Varia di Palmi è l'unica con persone nei ruoli di figuranti. La Varia è un’evento religioso molto sentito a Palmi si svolge ad agosto e per la sua spettacolarità richiama migliaia di persone da tutta Italia.

Parco archeologico dei Taureani

Il Pianoro di Taureana è uno dei siti archeologici tutt'ora in fase di scoperta e di studio in questo piccolo centro Calabrese. Taureana anticamente vantava d'essere la residenza Vescovile della Calabria,era un centro abitatissimo basti pensare che i primi popoli colonizzatori venivano dal mare e Taureana anticamente ebbe questo privilegio essendo a pochi metri sul livello del mare. Nel pianoro di Taureana è stato rinvenuto un anfiteatro romano, alcune abitazioni si ipotizza all'eta' del bronzo ed inoltre dei ritrovamenti di vasellame e ossidiana dell'età neolitica. Alcuni studiosi sostengono che all'interno dell'area del pianoro ci sia la casa/dimora di "donna Canfora" in effetti si sgorge una base rettangolare di un sontuoso edificio solido. La tradizione sostiene che questa donna venne rapita da un corsaro che si trovava da quelle parti, invaghito dalla sua bellezza costui gli fece promessa che gli avrebbe dato tessuti piu' preziosi di quelli che ella possedeva. La donna ammaliata dall'invito del corsaro lo segui' sull'imbarcazione, ma la nave prese il largo. Donna canfora appena capi' il rapimento chiese al corsaro di farla rientrare nella sua Taureana per un ultimo saluto ma costui non accetto', presa dalla disperazione si gettò dalla poppa dell'imbarcazione. Da allora la leggenda dice che donna canfora si sia trasformata in sirena e che ancora a largo di quel mare, nelle insenature delle scogliere si avverte un canto melodioso è "donna canfora" che ancora narra la sua triste storia, al largo della costa tirrenica di Palmi.

Mausoleo "Francesco Cilea"

Dedicato al grande musicista Palmese Francesco Cilea, sorge nella zona chiamata "Arangiara" dove anticamente vi era una torre Orologio. Opera dell'artista Guerrisi, ospita le spoglie del musicista e compositore morto a Varazze nel 1950, tra le opere memorabili ricordiamo: Gina, Tilda, L'Arlesiana, Adriana Lecovreur, e molte altre.

Casa della Cultura "Leonida Repaci"

La Casa della Cultura di Palmi è un moderno complesso funzionale, la cui costruzione fu iniziata nel 1968 per volontà dell'Amministrazione comunale e sotto gli auspici dell'on. Giacomo Mancini, al tempo ministro dei Lavori Pubblici. Intitolata a Leonida Repaci (Palmi 1898 - Marina di Pietrasanta 1985), scrittore, operatore culturale e fondatore del Premio Viareggio, la Casa della Cultura venne inaugurata il 17 Gennaio 1982. Sorge sulla parte alta della città ed è circondata da un ampio giardino dove sono situate sculture in bronzo e dove spiccano due austere colonne d'età romana, provenienti dal sito archeologico dell'antica Taureana. La struttura, dotata di ampie sale, di un auditorium, e della biblioteca comunale, è sede dei musei civici (riconosciuti musei non Statali con D.M. 15.09.1965), e di una importantissima PINACOTECA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA. Nella Casa della Cultura si svolgono conferenze, dibattiti, concerti, si allestiscono mostre d'arte e vengono realizzate manifestazioni culturali di vario tipo; tra gli appuntamenti culturali a cadenza annuale: il Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale per Flauto e Musica d'insieme "F. Cilea", giunto alla XXX edizione, e il Premio letterario "Palmi" già all'XI edizione.